Il pagamento con surrogazione è un istituto del diritto delle obbligazioni che consente a un soggetto terzo, intervenendo nel pagamento di un debito altrui, di subentrare nei diritti e nelle garanzie del creditore originario.
Questa figura, che costituisce uno degli strumenti per attuare la modifica soggettiva attiva del rapporto obbligatorio, si contraddistingue per l’attitudine a far circolare il credito (con le sue garanzie) dal creditore al terzo, senza interrompere la continuità del rapporto obbligatorio.
Approfondiremo le differenze tra le tipologie di surrogazione, gli effetti e le applicazioni concrete, con particolare attenzione alla protezione delle garanzie, che rappresentano una componente essenziale della struttura dell’istituto.
Indice
- Definizione e inquadramento del pagamento con surrogazione
- Tipologie di surrogazione
- Garanzie trasferite con la surrogazione
- Surrogazione e azione di regresso
- Differenze tra surrogazione e cessione del credito
Definizione e inquadramento del pagamento con surrogazione
Il pagamento con surrogazione è un istituto che interviene nel rapporto obbligatorio per modificarne il lato attivo.
In termini pratici, questo significa che un soggetto terzo – cioè una persona diversa dal debitore principale – può saldare il debito al creditore, subentrando nelle sue stesse posizioni e nelle sue garanzie.
Attraverso la surrogazione, il terzo che esegue il pagamento prende il posto del creditore originario, e il debitore, pur vedendo cambiare il proprio creditore, non assiste all’estinzione del debito ma alla sua prosecuzione in favore di un nuovo creditore.
Questo meccanismo offre numerosi vantaggi, soprattutto in termini di efficienza dei traffici giuridici.
Infatti, evitando che il debito si estingua e che se ne generi uno nuovo, il legislatore permette al terzo di mantenere intatte le garanzie che tutelavano il credito, come le ipoteche.
Tale continuità è fondamentale in settori come il credito immobiliare e la portabilità dei mutui, ambiti in cui le garanzie reali assumono una rilevanza cruciale.
Tipologie di surrogazione
Il Codice Civile prevede tre tipologie di surrogazione, ciascuna con caratteristiche specifiche: per volontà del creditore, per volontà del debitore e legale.
Surrogazione per volontà del creditore
Nella surrogazione per volontà del creditore, il creditore, ricevendo il pagamento da un terzo, decide di surrogarlo nei suoi diritti.
Questo tipo di surrogazione richiede una dichiarazione esplicita del creditore, da compiere in modo contestuale al pagamento stesso. In altre parole, la volontà di surrogare il terzo deve essere manifestata chiaramente al momento in cui il credito viene saldato.
Un aspetto importante riguarda le garanzie legate al credito, come l’ipoteca. Se il credito in questione è garantito da un’ipoteca, è necessario effettuare un’annotazione ai sensi dell’art. 2843 del Codice Civile per trasferire formalmente la garanzia al nuovo creditore, rendendo effettivo il subentro dell’ipoteca in favore del terzo.
Surrogazione per volontà del debitore
La surrogazione per volontà del debitore si distingue poiché è il debitore stesso a compiere il pagamento al creditore, utilizzando però somme messe a disposizione da un terzo, ad esempio tramite un prestito o un mutuo.
In questa situazione, il debitore compie una dichiarazione espressa con cui riconosce la provenienza del denaro e surroga il terzo – il mutuante – nei diritti del creditore soddisfatto.
Questo tipo di surrogazione è strettamente regolamentato e richiede specifici requisiti:
- Atto di mutuo con data certa: il prestito deve risultare da un atto dotato di data certa e contenere l’indicazione che la somma sarà destinata al pagamento del debito.
- Pagamento al creditore: il pagamento deve essere diretto al creditore, in modo che quest’ultimo possa rilasciare una ricevuta attestante l’adempimento del debito.
- Quietanza con data certa e dichiarazione di provenienza del denaro: il creditore, nel rilasciare quietanza, deve attestare che il pagamento è stato eseguito dal debitore con denaro fornito dal terzo.
Questo tipo di surrogazione è anche alla base della cosiddetta “portabilità dei mutui” (art. 120-quater TUB), che consente al mutuatario di trasferire il proprio mutuo a un’altra banca senza oneri aggiuntivi, grazie alla possibilità di surrogare la nuova banca nei diritti della precedente.
Surrogazione legale
La surrogazione legale, a differenza delle precedenti, opera automaticamente nei casi previsti dalla legge, senza bisogno di dichiarazioni del creditore o del debitore.
La legge stabilisce i casi in cui un soggetto può surrogarsi nei diritti del creditore, tra cui:
- Il creditore chirografario che paga un altro creditore privilegiato per evitare che quest’ultimo eserciti i suoi diritti preferenziali.
- L’acquirente di un immobile ipotecato, che utilizza parte del prezzo d’acquisto per estinguere i crediti ipotecari sul bene.
- Il coobbligato solidale o il terzo datore di ipoteca che paga per evitare l’esecuzione sul bene ipotecato.
Questi casi garantiscono la tutela delle posizioni del terzo che adempie, permettendogli di recuperare il pagamento effettuato attraverso il subentro nelle garanzie del creditore originario.
Garanzie trasferite con la surrogazione
La surrogazione comporta il trasferimento di tutte le garanzie connesse al credito, come previsto dall’art. 1204 del Codice Civile.
Ciò significa che il terzo subentra non solo nel diritto di credito, ma anche in tutte le garanzie reali o personali che lo accompagnano. Pertanto, il nuovo creditore può fare affidamento su ipoteche e privilegi con le stesse condizioni del creditore originario.
Un caso particolare è quello del pegno: per ottenere il bene oggetto di pegno, il terzo surrogato ha bisogno del consenso del titolare della cosa data in pegno, per finalità di consegna materiale del bene.
Surrogazione e azione di regresso
La surrogazione si differenzia nettamente dall’azione di regresso. Mentre la surrogazione non crea un nuovo credito, ma trasferisce integralmente quello già esistente con tutte le sue garanzie e limitazioni, il diritto di regresso costituisce un nuovo credito che il terzo può esercitare nei confronti del debitore.
In pratica, il terzo che paga per conto del debitore ha due alternative:
- può optare per la surrogazione, subentrando nel credito originario,
- o scegliere l’azione di regresso, creando un credito separato nei confronti del debitore.
Differenze tra surrogazione e cessione del credito
Sia la surrogazione sia la cessione del credito comportano una modifica della titolarità del credito, ma hanno finalità e modalità differenti.
La cessione del credito avviene prima dell’adempimento e ha prevalentemente uno scopo negoziale, trasferendo il diritto di credito a un nuovo soggetto senza l’effettivo pagamento del debito.
Al contrario, la surrogazione opera con il pagamento del debito, poiché nasce dall’esigenza del terzo di recuperare quanto versato per conto del debitore, con il subentro immediato nelle garanzie legate al credito originario.
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