Nel diritto successorio, il legato in sostituzione di legittima con diritto al supplemento è una figura complessa che regola l’attribuzione di beni a favore di un legittimario, con la possibilità di integrare il valore della quota di riserva.
L‘art. 551, comma 2, del Codice civile stabilisce un’eccezione al principio che prevede la perdita del diritto a chiedere la riduzione nel caso di legato in sostituzione di legittima.
In questo articolo si analizzano le principali tesi sulla natura giuridica di questo istituto e le relative implicazioni per i legittimari.
Indice:
- Il legato in sostituzione di legittima con diritto al supplemento
- Esempio pratico del legato con supplemento
- Teorie interpretative del legato in sostituzione di legittima
- Teoria del legato in conto di legittima
- Teoria del legato con diritto di credito separato
- Teoria dell’eredità integrale
- Conclusioni
Il legato in sostituzione di legittima con diritto al supplemento
Secondo l’art. 551, comma 2, c.c., in caso di legato in sostituzione di legittima, il legittimario perde normalmente il diritto di agire in riduzione.
Tuttavia, se il testatore ha previsto espressamente la possibilità di chiedere un supplemento, il legittimario conserva il diritto di integrare la propria quota di riserva.
Questo accade quando il valore del legato attribuito è inferiore alla quota di riserva che spetterebbe al legittimario.
Esempio pratico del legato con supplemento
Per comprendere meglio la situazione, consideriamo l’esempio di Tizio, che lascia un patrimonio di 300.000 euro e istituisce come unico erede il figlio Caio, legando a favore di Mevio la proprietà di un appartamento del valore di 80.000 euro.
Il testatore, tuttavia, riconosce a Mevio il diritto di chiedere un supplemento di 20.000 euro nel caso in cui il valore del legato non raggiunga l’importo della sua quota di riserva.
Teorie interpretative del legato in sostituzione di legittima
Teoria del legato in conto di legittima
Una prima teoria interpreta il legato in sostituzione di legittima con diritto al supplemento come un legato in conto di legittima.
In questa visione, il legittimario riceve l’importo del legato ma può richiedere il supplemento se il valore del bene non corrisponde alla sua quota di riserva.
In pratica, il legittimario agirebbe per ottenere la differenza tra quanto ricevuto e la quota di riserva spettante, assumendo la posizione di erede solo per la parte integrativa della riserva.
Teoria del legato con diritto di credito separato
Un’altra interpretazione distingue il legato in sostituzione di legittima da un legato in conto di legittima.
Secondo questa teoria, il legittimario non acquisisce la qualità di erede, ma riceve due legati distinti: il primo relativo al bene immobile, e il secondo relativo al supplemento di denaro necessario a completare la quota di riserva.
In tal caso, il legittimario eserciterebbe il diritto di credito per ottenere l’integrazione, senza mai diventare erede.
Teoria dell’eredità integrale
Una terza teoria considera il legato con supplemento come una vera e propria attribuzione a titolo di eredità.
Secondo questa tesi, il testatore ha voluto fare del legittimario un erede, destinandogli l’intera quota di riserva.
In questo caso, il legittimario avrebbe diritto a beni per il valore complessivo della sua quota di riserva, senza la necessità di agire in riduzione.
Conclusioni
Il legato in sostituzione di legittima con diritto al supplemento è un istituto che continua a suscitare dibattito tra gli studiosi del diritto successorio.
Le diverse teorie interpretative pongono l’accento su aspetti differenti del diritto del legittimario, che può trovarsi a dover scegliere tra agire in riduzione o esercitare il diritto al supplemento, a seconda dell’interpretazione di riferimento.
In ogni caso, la norma offre una tutela fondamentale al legittimario, permettendogli di integrare il valore della sua quota di riserva senza rinunciare al legato già ottenuto.
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