L’erede universale è il soggetto che subentra senza concorrere con altri eredi nel patrimonio del defunto.
Essere erede universale significa quindi subentrare integralmente in tutte le posizioni giuridiche, attive e passive, trasmissibili in via successoria appartenute al defunto.
In altri termini, vuol dire acquisire in via esclusiva tutto il patrimonio ereditario, ivi compresi gli eventuali debiti trasmissibili iure hereditatis.
Indice dei contenuti
- Testamento olografo erede universale
- Come si individua l’erede
- Come si diventa eredi
- Erede universale e quota di legittima
- Rapporti con il legato
- Avvocato successioni – Consulenza testamento olografo erede universale
Testamento olografo erede universale
Tramite la redazione di un testamento olografo può essere nominato l’erede universale. Ad esempio è ben possibile nominare con un testamento olografo erede universale il coniuge oppure erede universale un nipote.
Per individuare correttamente l’erede designato la legge non richiede l’utilizzo di formule sacramentali o indicazioni tassative.
Ciò che conta, ai sensi dell’art. 628 c.c., è che il soggetto nominato sia determinato o facilmente determinabile. In caso contrario, la disposizione che individua un erede in modo da non poter essere determinato è affetta da nullità.
In linea generale, gli eredi si designano indicandone il nome ed il cognome ma è altrettanto valido utilizzare formule equipollenti inequivocabili. Ad esempio, è valida la disposizione con cui il testatore dichiari di nominare erede universale il proprio (unico) figlio.
Ciò che conta, in definitiva, non sono le formule o le parole utilizzate, ma il fatto che da queste si individui con certezza la persona designata erede dal testatore.
Se vuoi approfondire il tema del Testamento Olografo Erede Universale, ti consiglio di leggere anche questo contributo:
Testamento olografo | Regole da rispettare | Esempio
Come si individua l’erede
La scelta spetta sempre e solo al testatore e in mancanza di testamento viene individuata dalla legge (eredi legittimi).
Quindi, la nomina dell’erede può essere effettuata attraverso tutte le tipologie di testamento ammesse dal nostro ordinamento.
Tra queste, come abbiamo visto, il testamento olografo erede universale consente a chiunque abbia la capacità di fare testamento di designare in assoluta libertà e segretezza il proprio erede (sempre nel rispetto delle quote di legittima).
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Come si diventa eredi
Per acquisire la status di erede universale non è sufficiente la designazione all’interno di un testamento ma è necessario che il soggetto chiamato accetti, espressamente o tacitamente, l’eredità (cfr. art. 459 c.c.).
Pertanto, la qualità di erede, a differenza di quanto previsto in tema di legati, non si acquista automaticamente all’apertura della successione (momento che coincide con il giorno del decesso dell’ereditando), ma richiede un atto di accettazione, espresso o tacito che sia.
Erede universale e quota di legittima
L’erede universale è colui che subentra nell’intero patrimonio ereditario. Al momento della nomina dell’erede universale o in caso di nomina di più eredi, il testatore deve tenere in considerazione anche le quote di legittima.
La quota di legittima è quella porzione di eredità che spetta per legge a determinati soggetti denominati eredi necessari o legittimari.
Secondo quanto previsto dal codice civile sono eredi necessari:
- i figli
- il coniuge
- i genitori (soltanto in mancanza di figli)
Le quote di legittima variano in funzione del numero e tipologia di eredi necessari.
Una volta attribuite le quote di legittima, si potrà liberamente disporre tramite testamento olografo, pubblico ecc. della restante quota del proprio patrimonio (detta appunto quota disponibile) che potrà essere attribuirla anche a soggetti estranei non facenti parte del nucleo familiare.
Rapporti con il legato
Secondo quanto disposto dall’art. 588 c.c., le disposizioni testamentarie sono a titolo universale anche quando comprendono una quota dei beni del defunto. Questo serve a specificare il fatto che anche l’erede istituito in una quota (ad esempio 1/2) subentra sia nei crediti sia nei debiti del testatore.
Ciò mette in evidenza la grande differenza con le disposizioni a titolo particolare (legati) a mezzo delle quali il beneficiario (legatario) acquista solamente quel bene (diritto) specificatamente attribuito dal testatore e non risponde in alcun modo dei debiti ereditari.
Se desideri approfondire l’argomento del Legato, ti consiglio di leggere anche il seguente articolo:
Legato testamentario | Disciplina ed esempi pratici
Avvocato successioni – Consulenza testamento olografo erede universale
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