Azioni di nuova opera e danno temuto: tutela cautelare

Le azioni di nuova opera e di danno temuto, definite rispettivamente dal codice civile come “denuncia di nuova opera” e “denuncia di danno temuto”, rappresentano strumenti fondamentali per la tutela cautelare nel diritto civile.

Queste azioni, appartenenti alla categoria delle azioni di nunciazione, consentono di prevenire possibili danni o pregiudizi derivanti da attività o situazioni che minacciano il possesso, la proprietà o altri diritti reali di godimento.

Grazie a queste azioni, è possibile ottenere interventi immediati volti a limitare o impedire un danno prima che esso si verifichi, in attesa che il giudice possa accertare il diritto a una misura più definitiva (Cass., 11 marzo 2015, n. 4904).

Indice dei contenuti:

L’azione di denuncia di nuova opera

L’azione di denuncia di nuova opera può essere esercitata dal proprietario, dal titolare di un diritto reale di godimento o dal possessore che tema un danno derivante da una nuova opera, quale una costruzione o uno scavo.

Tale azione è attuabile solo se l’opera è stata avviata da meno di un anno e non è ancora completata.

Qualora l’opera fosse già terminata, non sarebbe più possibile agire con questa misura cautelare, e si dovrebbe invece ricorrere a un‘azione petitoria o possessoria (Cass., 30 novembre 2012, n. 21491).

In caso di accoglimento della denuncia, il giudice può vietare la prosecuzione dell’opera o consentirla imponendo le necessarie misure precauzionali per proteggere i diritti del denunciante, conformemente all’articolo 1171 del codice civile (Cass., 13 gennaio 2011, n. 676).

L’azione di denuncia di danno temuto

L’azione di denuncia di danno temuto è uno strumento a disposizione del proprietario, del titolare di un diritto reale di godimento o del possessore in situazioni in cui esiste il rischio imminente di un danno grave e prossimo causato da una struttura, un albero o un altro oggetto.

In questo caso, diversamente dalla denuncia di nuova opera, il pericolo non deriva da una nuova opera, ma da una condizione già esistente che potrebbe provocare danni imminenti (art. 1172 c.c.; Cass., 28 maggio 2004, n. 10282).

Il giudice, di fronte a una denuncia di danno temuto, può emanare provvedimenti idonei a eliminare il pericolo o, se necessario, richiedere una garanzia per eventuali danni futuri.

Soggetti passivi nelle azioni di nunciazione

L’azione di nunciazione può essere diretta contro chiunque detenga un potere materiale sul bene fonte di potenziale danno, indipendentemente dalla titolarità del diritto reale su di esso.

Il soggetto passivo può quindi essere non solo il proprietario, ma anche il possessore o chiunque abbia la disponibilità del bene, poiché è il rapporto di effettivo controllo sulla cosa a determinare l’obbligo di custodia e manutenzione (Cass., 17 marzo 2016, n. 5336).

Conclusioni sulle azioni di nuova opera e di danno temuto

Le azioni di nuova opera e di danno temuto rappresentano strumenti essenziali per la tutela cautelare nel diritto civile italiano.

Esse offrono ai titolari di diritti reali la possibilità di prevenire danni futuri o imminenti, sia da opere non ancora completate sia da situazioni di pericolo in corso.

Questi strumenti cautelari, oltre a proteggere i diritti di proprietà e possesso, garantiscono una gestione preventiva dei rischi, ponendo un’efficace barriera legale contro minacce concrete di danno.

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