Azione surrogatoria: presupposti e modalità di esercizio

L’azione surrogatoria rappresenta uno strumento che permette al creditore di esercitare i diritti del debitore quando quest’ultimo non adempie a determinati obblighi, creando così un rischio per i suoi creditori.

Tale rimedio è disciplinato dal codice civile e si attiva solo in presenza di specifiche condizioni, come l’inerzia del debitore che pregiudica il recupero del credito.

In questo articolo, analizziamo i presupposti e le modalità di esercizio di questa azione.

Indice:

Presupposti per l’azione surrogatoria

L’azione surrogatoria è un rimedio eccezionale che consente al creditore di sostituirsi al debitore nell’esercizio dei suoi diritti patrimoniali. I presupposti principali per l’attivazione dell’azione sono:

  • Credito esistente: il creditore deve avere un credito nei confronti del debitore, anche se illiquido o non ancora esigibile.
  • Inerzia del debitore: il debitore deve omettere di compiere atti necessari per tutelare i propri diritti, senza una giustificazione valida.
  • Pregiudizio per il creditore: l’inerzia del debitore deve determinare un danno patrimoniale per il creditore, come l’insufficienza del patrimonio o il rischio di compromissione delle prospettive di successo in un’azione esecutiva.

L’inerzia del debitore e il pregiudizio per il creditore

Affinché il creditore possa attivare l’azione surrogatoria, deve esserci un pregiudizio concreto derivante dall’inerzia del debitore. Tra i principali rischi vi sono:

  • Insufficienza patrimoniale: se il debitore non impedisce eventi come l’usucapione, il suo patrimonio potrebbe diventare insufficiente a fronteggiare i debiti.
  • Compromissione delle azioni esecutive: la mancata attivazione del recupero del credito da parte del debitore potrebbe pregiudicare la possibilità di azioni esecutive efficaci.
  • Inadempimento di prestazioni dovute: il debitore potrebbe trascurare di agire per ottenere una prestazione specifica a favore del creditore surrogante, come nel caso di un contratto preliminare non portato a termine.

Tipi di diritti patrimoniali esercitabili dal creditore

Il creditore può esercitare i diritti patrimoniali del debitore, ma solo in relazione a quelli che sono effettivamente disponibili.

Non è consentita l’azione surrogatoria per diritti personali, come ad esempio quelli relativi alla separazione o al disconoscimento della paternità.

Modalità di esercizio dell’azione surrogatoria

Il creditore può esercitare i diritti del debitore sia in via giudiziale che stragiudiziale:

  • Via giudiziale: il creditore può adire il tribunale, come nel caso di un’azione di rivendicazione di un bene del debitore.
  • Via stragiudiziale: è possibile intervenire anche senza ricorrere al tribunale, ad esempio, interrompendo la prescrizione di un credito del debitore o trascrivendo un atto di acquisto.

Litisconsorzio necessario e partecipazione del debitore

Quando il creditore agisce in surrogatoria in una causa, deve partecipare necessariamente anche il debitore.

Questo implica che il creditore deve chiamare in giudizio anche il debitore, creando così un litisconsorzio necessario secondo l’art. 102 del codice di procedura civile.

Il debitore continua a mantenere la sua legittimazione nel procedere autonomamente con le sue azioni legali.

Limiti e vantaggi per il creditore surrogante

Il creditore surrogante può esercitare i diritti del debitore, ma non può disporne a suo favore.

L’atto compiuto in surrogatoria deve sempre giovare al patrimonio del debitore, non a chi esercita l’azione.

In sostanza, l’obiettivo dell’azione surrogatoria è di migliorare la posizione del creditore, ma senza che quest’ultimo possa trarne un vantaggio diretto a spese del debitore.

Conclusioni

L’azione surrogatoria rappresenta uno strumento importante per il creditore che si trova a fronteggiare l’inerzia del debitore, consentendo di esercitare i diritti patrimoniali che questi ultimi non provvede a difendere.

Tuttavia, tale rimedio è subordinato al rispetto di presupposti specifici, tra cui l’esistenza di un credito, l’inerzia del debitore e il pregiudizio che questa provoca al creditore.

Il creditore ha il diritto di agire solo per difendere i propri interessi patrimoniali, non potendo surrogarsi in diritti di natura personale.

Inoltre, l’esercizio dell’azione avviene sia in via giudiziale che stragiudiziale, con il limite fondamentale che ogni atto compiuto in surrogatoria giova al patrimonio del debitore, e non al creditore che agisce.

In sintesi, sebbene l’azione surrogatoria offra al creditore un mezzo per tutelare i propri diritti in caso di inerzia del debitore, la sua applicazione è circoscritta da precisi limiti normativi, che ne fanno uno strumento eccezionale e non ordinario nel contesto del recupero crediti.

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